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Questa sezione presenta una serie di disegni realizzati con inchiostro di China, gesso, pennarelli e altri mezzi grafici. Lo stile è volutamente sobrio, a volte minimalista, fondendo introspezione e satira discreta.
Le scene evocate nascono dalla quotidianità —aneddoti vissuti, dettagli osservati— filtrate attraverso lo sguardo di un personaggio immaginario. Silenzioso e attento, questo testimone discreto si muove in spazi pubblici o semi-privati, ai margini del trambusto. Osserva senza intervenire, rivelando con la sola presenza l’assurdità, la tenerezza o la poesia di certe situazioni.
Attraverso questo sguardo, si dispiega un teatro muto. Ogni tratto diventa una nota di osservazione; ogni contrasto, un pensiero sospeso. Sotto l’umorismo velato o la leggerezza del tratto, prende forma una riflessione più profonda. Si riflette sulla meccanica sociale. Si pensa al peso delle abitudini. Si contempla la fragile dolcezza dei momenti dimenticati.
Alcuni disegni prendono in prestito, con discrezione, il linguaggio visivo del Nabi straniero, Félix Vallotton. Non lo fanno per imitazione, ma per affinità di spirito. L’arte della linea nera, la tensione contenuta, la lucidità senza pathos trovano qui una risonanza naturale.
Di tanto in tanto, nuovi disegni si aggiungeranno a questa galleria silenziosa. Questo avverrà seguendo il ritmo dei giorni, degli aneddoti e degli slanci grafici dell’anima.
Disegni introspettivi e satirici a inchiostro e tratto, tra osservazione e poesia visiva.
